Campitello Matesse. Campo Cresima "Parrocchia Gesù Divin Salvatore"

Don Cicero Almeida parroco della Parrocchia “Gesù Divin Salvatore”, Tor di Cenci (RM), insieme ai catechisti, hanno preparato un bellissimo campo scuola per 37 ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Confermazione il prossimo mese di ottobre; mi hanno invitato a parteciparvi offrendo il mio contributo per l’animazione liturgica e ricreativa. (dal 29 giugno al 3 luglio)

Siamo partiti sabato 29 giugno in mattinata verso il santuario di Montecassino, come prima tappa del nostro percorso. Lì i ragazzi hanno cominciato a prendere contatto con la vita e regola di San Benedetto. Sull'ascolto e la guida spirituale. 



San Benedetto fu non soltanto il fondatore dell'Abbazia di Montecassino, ma anche il padre di tutto l'Ordine Benedettino. Gli sono stati attribuiti molti miracoli, ma San Gregorio Magno fu il primo a proporre una tesi ampiamente sostenuta: il miracolo più importante e duraturo di San Benedetto è stato la stesura della sua Regola, che noi chiamiamo Regola di San Benedetto. Sebbene il monachesimo esistesse già prima di San Benedetto, la Regola, che si pensa sia stata scritta nel periodo attorno al 530 d.C., fu il testo definitivo che cambiò il monachesimo occidentale.

La Regola consiste di 73 capitoli. Nel settantatreesimo e ultimo capitolo, San Benedetto afferma con modestia che la sua Regola non è tanto un manuale di istruzioni per raggiungere la perfezione, quanto piuttosto si tratta di linee guida verso la devozione per coloro che si avvicinano alla vita spirituale. La Regola, comunque, non è soltanto per i novizi o coloro che intendono diventare monaci, ma è anche un manuale, un codice per la preghiera, per la vita monastica nel complesso, così come una ispirazione per l'organizzazione, per i doveri monastici e per le azioni disciplinari che vanno intraprese dagli abati e dai superiori. La Regola nel suo complesso incoraggia l'amore, la preghiera, il lavoro, il rispetto, la castità, la moderazione e la comunione.
















Arrivati a Campitello Matese, nell'hotel il tema ha continuato, alla sera con la proiezione del film “Matrix” che allegoricamente invitava i ragazzi alla metafora del risveglio spirituale, di trovare una guida, della fatica nella perseveranza e della scommessa che una scelta di vita comporta per mettersi a servizio degli altri. 

Tra catechesi e camminate per la montagna, un giorno siamo arrivati all'Eremo di Sant'Egidio, dopo un percorso articolato nel bosco. L’Eremo è l’antico cenobio attribuito ai Cistercensi o ai Templari, edificato in un periodo compreso tra il IX e il X secolo.  

Ci ha accolto con grande gioia Suor Margherita della Congregazione "Suore delle poverelle di Bergamo", per parecchi anni missionaria in Africa; dal 5 aprile 2017 si è trasferita nell’eremo, edificio sperduto fra i monti del Matese comune di Bojano, a quota 1.025 metri s.l.m., fa parte della parrocchia dei Santi Erasmo e Martino.










Prima della S. Messa Suor Margherita racconta la sua storia di vita ai ragazzi




Suor Margherita della Congregazione "Suore delle poverelle di Bergamo"



Per motivi personali il giorno più importante del campo e che non dimenticherò mai è stato il 1° luglio. Importante perché in quel giorno si riunì il Concistoro dove Papa Francesco annunciava la data ufficiale della canonizzazione della nostra Beata Vannini, e perché in programma c’era un’adorazione notturna da preparare per tutta la notte, che culminava con l’ Eucaristia il giorno seguente alle ore 6:00 del mattino, dove i ragazzi potevano accostarsi alla confessione a turni durante la notte. 

La mattina del 1° luglio siamo partiti verso la montagna per fare la catechesi e il pranzo in modo “scampagnata!” A quell'altezza non c’è proprio segnale per i cellulari! In salita mi sono affidata alla Madonna che si trova nel punto dove si può osservare tutta la valle; e ai piede di Maria ho collocato il foulard fatto specialmente per la canonizzazione.




E così mentre Fabio [catechista] parlava ai ragazzi del silenzio e dell’ascolto, tenendo conto della natura che ci circondava, mi arriva il messaggio con la bellissima notizia della data tanto desiderata della canonizzazione! Il mio cuore esultava ma non potevo fare tanto rumore per non distrarre i ragazzi … e così gioivo e offrivo questo evento importantissimo per la Chiesa e l’Istituto. 


Con l’anima e cuore pieni di gratitudine posso dire che ho preparato la prima veglia in onore della nostra Madre fondatrice in montagna con ragazzini durante tutta la notte. Abbiamo spiegato prima della esposizione del Santissimo il motivo del foulard ai piede di Gesù Eucaristia, cosa era una canonizzazione e cosa rappresentava per me Figlia di San Camillo.

Durante l’Eucaristia don Cicero ha ringraziato la Trinità Santissima per la grazia di questo evento meraviglioso per tutti.

Preparativi per l'Adorazione Eucaristica









Il giorno della partenza abbiamo celebrato l'Eucaristia per ringraziare Dio per i giorni passati insieme. 





Grazie a tutti e buon cammino ragazzi!


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