La Formazione nella Vita Consacrata. Un cammino sempre aperto

Il prossimo sinodo dei vescovi che si terrà nell'autunno del 2108 ha come tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. In relazione con il discernimento vocazionale, in un mondo che cambia, il documento preparatorio, sottolinea quanto sia importante l’accompagnamento personale. Ma, «per accompagnare un’altra persona non basta studiare la teoria del discernimento; occorre fare sulla propria pelle l’esperienza di interpretare i movimenti del cuore per riconoscervi l’azione dello Spirito, la cui voce sa parlare alla singolarità di ciascuno. L’accompagnamento personale richiede di affinare continuamente la propria sensibilità alla voce dello Spirito e conduce a scoprire nelle peculiarità personali una risorsa e una ricchezza. Si tratta di favorire la relazione tra la persona e il Signore, collaborando a rimuovere ciò che la ostacola. Sta qui la differenza tra l’accompagnamento al discernimento e il sostegno psicologico, che pure, se aperto alla trascendenza, si rivela spesso di importanza fondamentale. Lo psicologo sostiene una persona nelle difficoltà e la aiuta a prendere consapevolezza delle sue fragilità e potenzialità; la guida spirituale rinvia la persona al Signore e prepara il terreno all'incontro con Lui (cfr. Gv 3,29-30)». Il discorso del discernimento vocazionale richiama quello strettamente collegato della formazione. Ci sembra opportuno pertanto riprendere qui l’intervento che mons. J. Carballo, Prefetto della CIVCSVA, ha tenuto al termine dell’Anno della vita consacrata, nella primavera dello scorso anno, all'Incontro internazionale conclusivo, sul tema della formazione iniziale e permanente nella vita consacrata. La formazione è un argomento che ritorna di continuo nelle riunioni e nei convegni, per esempio anche nell'ultima assemblea dell’USMI (18 – 21 aprile 2017). Si sa 42 Testimoni 6/2017 SPECIALE Testimoni quanto una formazione seria e profonda sia importante in ordine alla perseveranza e avvertita la necessità di formatori e accompagnatori ben preparati, anche per arginare il flusso di abbandoni forse mai così alto come in questi ultimi anni.




La formazione è un argomento da non dare mai per scontato. Come dice giustamente mons. Carballo in questo “Speciale” è “un cammino sempre aperto” che dura tutta la vita.
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