Ecco la nostra festa, la nostra gioia di essere del Signore

OMELIA 
del Rev.do Padre Modest Ouedraogo M.I.  
Presentazione del Signore al Tempio.
Purificazione di Maria 
Giornata mondiale della Vita consacrata 
Conversione di San Camillo 
Anniversario della fondazione del vostro Istituto
 
Carissime consacrate! 
Rendiamo grazie a Colui che ci ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché ci ha giudicati degni di fiducia chiamandoci ad essere suoi imitatori nella vita consacrata! Credo che sia questa l'attitudine che si deve in un giorno cosi carico sia di ricorrenze molto significativi che di ricchi eventi liturgici. La chiesa universale celebra ...

Tutti figli e le figlie di san Camillo ricordano liturgicamente la conversione di San Camillo! Oggi anche, ringraziamo il Signore per 121 anni di vita dell'Istituto delle FSC e durante questa grande celebrazione, saremmo anche testimoni certi ma impegnanti a pregare per qualche consorella che rinnoverà la professione religiosa.
Istituto 
II 2 di febbraio 1892 (presentazione
del Signore e conversione di san Camillo) nel cubiculum di san Camillo (stanza dove il fondatore aveva resa l'anima a Dio), nella casa madre dei camilliani, è nato il primo gruppo della congregazione delle FSC.
 
Conversione di San Cantillo 
Durante un viaggio al convento di S. Giovanni Rotondo, era l'anno Santo 1575, incontrò un  frate che se lo prese in disparte per dirgli: "Dio è tutto. Il resto è nulla. Bisogna salvare l'anima che non muore...". Nel lungo viaggio di ritorno, tra gli anfratti del Gargano, Camillo meditava. Ad un tratto scese di sella, si buttò a terra piangendo:  "Signore, ho peccato. Perdona a questo gran peccatore! Me infelice che per tanti anni non ti ho conosciuto e non ti ho amato. Signore, dammi tempo per piangere a lungo i miei peccati.
Presentazione del Signore 
Attitudine di Simeone e Anna
 I padri concelebranti: P. Marek O.C., P. Modest M.I  e P. Prospero OC. ( i nostri cappellani )
Festa dell'Offerta, 
E' festa dell'offerta perché Gesù viene presentato al Tempio, viene offerto per il servizio di Dio. Come prescriveva la Legge di Mosè, ogni figlio maschio primogenito doveva essere consacrato a Dio e così anche Gesù, al Tempio, al luogo dell'incontro tra Dio e l'uomo, tra l'uomo e Dio, viene presentato per essere offerto al Padre ed essere messo al suo servizio. Un’offerta a Dio che si espliciterà nel Mistero della Pasqua di cui la festa di oggi è anticipazione e annuncio. E' nella Pasqua, infatti, che Gesù si offre completamente al Padre con l'offerta della sua vita divenendo così, per tutti noi, luce del mondo, senso per la nostra vita.
Festa della LUCE 

Proprio per questo, dato che Gesù offre se stesso al Padre, possiamo dire che la festa di oggi è anche festa della luce! Solo chi sa dare, come Gesù, la vita per il Padre e per i fratelli diviene anche luce per il mondo, luce per illuminare le genti, come dice il vecchio Simeone. Sì l'offerta di Cristo si compirà sul Calvario ed illuminerà tutto il mondo perché vincerà una volta per sempre le tenebre del peccato e della morte con il Suo amore generoso.
Festa dell'INCONTRO.
Sr. Mildred
Infine, la festa di oggi, dicevamo, è anche festa dell'incontro. La Chiesa greca chiama questa festa la festa dell''Hypapanti (dell'incontro). Maria e Giuseppe vanno a offrire il loro figlio al Tempio ma questo gesto sarà occasione di incontro con due anziani: Simeone e Anna che attendevano l'incontro con il Messia e lo riconoscono nel bambino Gesù. 
Anche noi questa mattina siamo invitati ad andare incontro al bambino Gesù, per riconoscerlo come Colui che è la luce del mondo, e per essere il riflesso della sua luce nei confronti di ogni uomo che incrociamo sulle strade della nostra vita. Il rito della processione con le candele benedette che abbiamo compiuto poc'anzi richiama precisamente l'immagine della vita cristiana paragonata a un pellegrinaggio, a un cammino incontro Cristo Signore e Salvatore, cammino che si concluderà solo quando lo incontreremo definitivamente nella Gerusalemme celeste. Tale rito della benedizione delle candele, di cui si ha testimonianza già nel X secolo, si ispira alle parole di Simeone: "I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti". Da questo significativo rito è derivato il nome popolare di festa della "candelora".
Vita consacrata 
Giovanni Paolo II indicava tre motivi alla base dell'istituzione della Giornata della vita

Consacrata. In primo luogo, affermava il Papa, essa risponde all’intimo bisogno di lodare più solennemente il Signore e ringraziarlo per il grande dono della vita consacrata, che arricchisce e allieta la comunità cristiana con la molteplicità dei suoi carismi e con i frutti di edificazione di tante esistenze totalmente donate alla causa del regno. Non dobbiamo mai dimenticare che la vita consacrala, prima di essere impegno dell’uomo, è dono che viene dall'Alto, iniziativa del  Padre... In secondo luogo, questa giornata ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la stima per la vita consacrata da parte dell'intero popolo di Dio. Il terzo motivo riguarda direttamente le persone consacrate, Invitate a celebrare congiuntamente e solennemente le meraviglie che il Signore ha operato in loro, per scoprire con più lucido sguardo di fede i raggi della divina bellezza diffusi dallo Spirito nel loro genere di vita e per prendere più viva consapevolezza della loro insostituibile missione nella Chiesa e nel mondo (Messaggio del santo padre Giovanni Paolo II per la Giornata della vita consacrata, 6 gennaio 1997). 
Lo stesso Papa Giovanni Paolo II ebbe a dire nell'Esortazione Apostolica post-sinodale sulla vita consacrata del 1996: "Al di là delle superficiali salutazioni di funzionalità, la vita consacrata è importante proprio nel suo essere sovrabbondanza di gratuità e d'amore, e ciò tanto più in un mondo che rischia di essere soffocato nel vortice dell'effimero. Senza questo segno concreto, la carità che anima l'intera Chiesa rischierebbe di raffreddarsi, il paradosso salvifico del Vangelo di smussarsi, il sale della fede di diluirsi in un mondo in fase di secolarizzazione. 

Grazia di essere consacrata.                                     
Ispirarsi del dono oblativo di Cristo per essere anche noi tutto a Dio per il mondo. 
La fedeltà è una sfida di ogni giorno.                   
San Camillo convertito. 
Per vivere sempre in Dio e di Dio, rinnovarci interiormente.
Rinnovazione 
Mi rivolgo adesso a voi carissime sorelle, (car moi aussi je fais parti...) 
Grazie del vostro SI! 
Complimenti e Auguri! 
Avvenga per voi in tempo opportuno il giorno della vostra dedizione perpetua a Dio per la Chiesa
nella Chiesa. 
Rinnovate sempre, ogni giorno della vostra vita il SI storico della vostra vita! 
Sr. Marilou, Sr. Lucrece, Sr. Antonet; Sr. Alina e Sr. Lizel nel momento della loro rinnovazione.
 Vivete pienamente la vostra dedizione a Dio, per non lasciar mancare a questo mondo un raggio della divina bellezza che illumini il cammino dell'esistenza umana. Voi sapete a Chi avete creduto (cfr 2 Tm 1, 12): dategli tutto! I giovani non si lasciano ingannare: venendo a voi, essi vogliono vedere ciò che non vedono altrove. Avete un compito immenso nei confronti del domani: specialmente i giovani consacrati, testimoniando la loro consacrazione, possono indurre i loro coetanei al rinnovamento della loro vita. L'amore appassionato per Gesù Cristo è una potente attrazione per gli altri giovani, che Egli nella sua bontà chiama a seguirlo da vicino e per sempre. I nostri contemporanei vogliono vedere nelle persone consacrate la gioia che proviene dall'essere con il Signore. Persone consacrate, anziane e giovani, vivete la fedeltà al vostro impegno verso Dio, in mutua edificazione e con mutuo sostegno. (VC n°109)

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