Riflessioni di Padre Raniero Cantalamessa

Martedì 27 marzo il Padre Cantalamessa ha parlato a tutte noi, nella Cappella dell'Ospedale Madre Vannini in un profondo incontro in preparazione della Settimana Santa.  
Domandandoci per primo: "Qual è la cosa più importante? E' quella di amare Dio. E', forse anche prima, di credere nell'amore di Dio per noi. La Pasqua che ci apprestiamo a celebrare, è la prova suprema dell'amore di Dio per noi. Gesù a detto «Non c'è un amore più grande di questo dare la vita per i propri amici»."
 "...E poi come Gesù amava i poveri, i malati, e si impietosiva...i malati, che tenerezza (anche voi), che esempio di Gesù che non si accostava mai ai malati rimanendo distante, no, si lasciava coinvolgere al punto di farsi toccare da un lebbroso, che era una cosa a quei tempi inimmaginabile."
 "...Quello che rende attuale ed efficace il ricevere il corpo sacramentato di Gesù è la fede. E quindi la prima risposta a questa rivelazione fondamentale dell'amore di Dio è crederci, sentirci amati da Dio.
Questa cosa potrebbe sembrare facile: credere nell'amore di Dio, credere di essere amati. Ed invece è una cosa molto rara, veramente quelli che credono fino in fondo all'amore di Dio sono pochi, ed a fatica. Ma se uno crede in questo la vita cambia.
Non è più rutina, abitudine, anche la sofferenza, le delusioni, tutto cambia! Perché quando una persona è convinta di essere amata, è cambiata. La nostra vita si trasforma, diventa bella se nasce ed è vissuta nella consapevolezza di essere oggetto di amore, ma non di una creatura, ma del Creatore, da Dio" 

"...Gesù non è uno del quale solamente puoi
parlare ma al quale puoi parlare...Noi dovremmo passare da una idea di Gesù remota, di uno che ha vissuto tanti anni fa, ad un Gesù che è qui in mezzo a noi, che è dentro di te, che ti sta più vicino della sorella che ti sta seduta accanto. Questo è quello che da alla vita bellezza, convinzione, slancio, entusiasmo. E' quello di una vita di intimità con Gesù. La vita consacrata ha senso solo se è una espressione, una struttura che ci aiuta a sviluppare il rapporto personale con Gesù..."
 

 "Ecco sorelle faremmo una bella Pasqua se scopriremmo quanto Gesù ci ama, se con l'aiuto dello Spirito Santo crederemmo fino in fondo che siamo amati da Dio e con un entusiasmo nuovo, una gioia nuova esprimiamo a Dio il nostro amore. Nella professione religiosa abbiamo dato già tutto noi stessi, si tratta di rendere questa professione vera, personale, ratificata, confermata soprattutto in certi momenti della vita"


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