Ho trovato un uomo libero che Ama

Con grande gioia e riconoscenza per i 125 anni della presenza delle sorelle a Mesagne, voglio condividere con voi la grazia che Dio mi ha concesso in questa mia partecipazione a tale importante evento per la Chiesa e l’Istituito. 
Lunedì 12 novembre, proprio il giorno della festa, in pomeriggio sono andata a trovare i miei amici Francesco e Paola. 
Due persone speciali in tutti sensi. Li ho conosciuti due anni fa, durante la missione camilliana a Campi Salentina, paese distante una trentina di kilometri da Mesagne, molto impegnati in parrocchia con i giovani e il coro. Qualche mese dopo la missione arriva per loro la triste notizia della malattia di Francesco: SLA! È una malattia dolorosa, silenziosa, che però non ha fatto male al suo spirito e alla sua fede. Ho fatto l’impossibile per poter andare a trovarlo; grazie a Paola, la sua amata moglie, compagna, amica, tutta per lui, che è venuta a prendermi lasciando a Francesco con il suo papà....
Ho trovato in quella casa, quello che anelavo vedere: la gioia serena, il sorriso vero e sincero di Francesco, come appare nella foto. Quel sorriso con i suoi occhi mi parlavano tramite il computer: “tu suonavi la chitarra; conosco i Castelli Romani perché andavo dei focolarini”.
Il tempo passava e dovevo tornare a Mesagne, accompagnata ancora da Paola.
Dovevo andare con le sorelle al porto di Brindisi per vedere il mare .... Ho in verità, trovato un mare di grazia in quel letto di Francesco ancorato alla vita, con una forza che trasmette; come le onde del mare si battono sulla roccia, lui sta aggrappato alla roccia che è Cristo. In quel letto lui offre il suo dolore per tante anime amiche che hanno bisogno di preghiera, così mi ha raccontato Paola, quale offerta gradita a Dio!
Che dire di Paola? una donna forte, presente e attenta, che sicuramente porta una grande corazza, sostenuta da una fede solida e dal suo cuore tenero. Si dice che dietro un grande uomo c’è una donna forte, niente di più vero......
Ringrazio Dio per la vocazione camilliana, per avermi messo nel mio cammino delle persone stupende come loro, che mi aiutano vedere con gli occhi della fede il valore redentore della sofferenza....

Francesco ha un blog dove scrive e racconta la sua vita da quando ha preso la malattia si chiama:


Il 13 giugno 2016 a Bologna mi viene diagnosticata la SLA. Poche parole del medico e una scarna lettera con un codice. Perché proprio a me? Per giorni mi tornano alla mente le parole di Paolo di Tarso: Siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati... Io sono libero, mi ripeto: libero di amare! Rileggendo per l'ennesima volta quella sigla SLA, ho pensato: SLA=Sono Libero d'Amare Un desiderio mi spinge allora a condividere qualche pagina della mia vita.


Non poteva mancare il loro compagno e custode fedele di ogni movimento della casa, Charlie.


Grazie di cuore anche a Ciro che è venuto a trovarci


Missione a Campi Salentina 2016

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