16 novembre Festa della Madonna della Salute: la devozione di San Camillo e la famiglia camilliana

[...] Altro luogo camilliano che celebra la Madonna Salus Infirmorum, e la Chiesa della Maddalena in Roma, acquistata da Camillo e divenuta la Casa Madre della Congregazione. Qui ancora oggi è in grande venerazione un dipinto, giunto qui il 26 maggio 1616, due anni dopo la morte del nostro Santo. L’iniziativa è dovuta al P. Cesare Simonio, prefetto della comunità locale e confessore della Nobildonna Settimia De Nobili, primitiva proprietaria dell’antica effigie. Questa Signora, con atto notarile del 19 febbraio 1614, aveva disposto che appena spirata il dipinto doveva passare immediatamente in possesso dei Ministri degli Infermi, lasciando subito la casa per la chiesa della Maddalena.
La Nobildonna abitava nella vicina piazza Montecitorio, ed “era stata assistita nella sua infermità dal padre Cesare Simonio, zelante Ministro degli Infermi” - scrive il P. Vanti - “cresciuto alla scuola di San Camillo, cui era particolarmente caro per il grande amore ai malati e alla Madonna…”. Possiamo ritenere che il nostro Santo non solo ha visto e pregato dinanzi ad essa, ma ha anche fatto precisi progetti col P. Simonio, e con gli altri religiosi della comunità, sul futuro utilizzo del dipinto per un migliore servizio pastorale da rendere alla comunità cristiana. Particolare che merita essere citato, è quanto scrive il camilliano P. Domenico Regi a proposito della circostanza che fece decidere la donazione. Scrive che la Signora avendo mostrato resistenza alla richiesta del P. Simonio, la notte si sentì molto male. All’indomani lo mandò di buon mattino a chiamare, e chiedendogli di pregare la Madonna per la sua salute, fece l’atto di donazione. “… Accettò il Padre, il dono così pregiato, e gli augurò, che dileguato il suo male, quanto prima goderebbe la pristina sanità (…) e così per appunto, con la gratia del Signore avvenne, sendo ben presto guarita, e molti anni sopravvissuta…”.
Il fatto che il P. Simonio ne abbia zelato il culto, invocando subito la Madonna col titolo di Santa Maria della Sanità, e inviando copie per le case dell’Ordine, diverse delle quali avevano Chiese dedicate alla B.V. Maria sotto questo titolo, conferma che questo avvenne perché all’interno della famiglia religiosa era presente un forte presupposto teologico-mariano promosso dal Fondatore, il quale nella Vergine Immacolata vedeva Colei che era il tipo della reintegrazione nella sanità totale dell’intera umanità [...] 


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http://www.camilliani.org/wp-content/uploads/2015/11/testo-ruffini-12.pdf

Preghiamo:
Dio onnipotente, accogli con bontà le nostre preghiere e, per intercessione della Beata Vergine Maria, Salute degli infermi, concedi a noi di vivere nel tuo amore e di operare azioni di misericordia verso i nostri fratelli bisognosi.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

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