Beato Luigi Tezza: verso la casa del Padre ultimo giorno

[...]La sua esistenza andò spegnendosi come muore la luce del crepuscolo, e se la fine fu evitata per tre anni – bisogna dirlo ben forte – fu grazie alle costanti ed amorose cure del fratello Aurelio Arcari, specialmente incaricato della sua assistenza, ed alle costanti attenzioni del Prefetto p. Guillermo Schlichtherle che, consentendolo le condizioni economiche della Casa, gli assicurò tutte le comodità della migliore clinica.


Più di una volta pensammo che fosse giunto il momento estremo, ma sempre trionfava aiutata senza dubbio dalle preghiere delle tante anime che avevano detto di volerlo fare in numerosissime case della città.
             Verso i primi di settembre la malattia accelerò il suo corso. Si stava avvicinando l’inverno, nemico mortale per le sue sofferenze. Allora il nuovo Prefetto, p. Happe, che aveva preso possesso della carica, accompagnato da tutta la comunità, gli amministrò ancora una volta l’Eucaristia e poi l’Olio Santo. Con mente lucida il malato rispondeva alle orazioni liturgiche, ma di tanto in tanto la voce gli si spegneva in gola ... – raccomandammo la sua anima. Il corpo non voleva cedere. Appena un soffio di via lo animava, ma ancora viveva ... non poteva prolungarsi di molto. Verso le dodici del giorno seguente il polso indebolì. I lineamenti del viso, senza mutare, si contrassero. Sopraggiunse il pallore e la sua anima, con la serenità del giusto volò verso la patria dei beati [...]
[...] Egli vivrà nelle sue opere, come non cesserà di vivere in cielo e nel ricordo degli uomini. I grandi, quando muoiono, non scompaiono, ma cambiano vita continuando a vivere per molte generazioni.
[...] “No, non dobbiamo dolerci per la morte di Padre Tezza;  (diceva un confratello) abbiamo perduto molto, non c’è dubbio: voi un padre ed un fratello così santo; io un amico ed un maestro. Però ora abbiamo un protettore in cielo”. Come è dolce la speranza cristiana che mitiga i dolori più acuti! Sì. In cielo abbiamo un protettore, ripeterò anch’io. E verrà un giorno nel quale la sua vita sarà ampiamente e compiutamente descritta, e con le sue virtù si formerà una ghirlanda da mostrare ai suoi fratelli, ai suoi figli spirituali ed ai suoi ammiratori, per comune edificazione ed emulazione [...]»



Padre Luigi Tezza Camilliano (1841-1923) Bruno Brazzarola Capitolo XXXV



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