La SACRA FAMIGLIA nel presepe 4°settimana di Avvento "A"

Il pastori parlano tra loro e poi raccontano... gli angeli parlano e cantano. Attorno alla grotta c'è indubbiamente un certo brusio. Il silenzio della notte è rotto da musica e frasi smozzicate ... Dentro tuttavia, nel cuore del Presepe, c'è un nucleo completo e inviolabile di SILENZIO ADORANTE
Giuseppe e Maria vivono una liturgia fatta di silenzio intorno al nascituro, è difficile trovare qualcuno con cui si può tacere. Maria è fortunata, ha trovato Giuseppe, e Giuseppe ha trovato Maria. Tra creature di silenzio ci si intende a meraviglia. Maria e Giuseppe nel Presepe custodiscono il silenzio. Avvolgono il bambino nel silenzio ed è questo il modo migliore per custodirlo. 
Giuseppe: il suo posto nel presepe è nella penombra. Svolge un compito preciso, insostituibile ma senza alcuna pretesa di apparire, di brillare di luce propria, riscuotere ammirazione o ottenere riconoscimento. Dalla figura di Giuseppe possiamo facilmente fare una diagnosi della società di oggi! una società dello spettacolo, .con una smania generale di apparire. Società colpita dal PRURITO del PRESENZIALISMO che attacca purtroppo e anche i discepoli di Cristo, tanti personaggi del mondo ecclesiastico. C'è gente che prima ancora di FARE, si preoccupa di FARE SAPERE. Invece di una "carità segreta", nascosta, modesta, umile, schiva... abbiamo una "carità fatua", spettacolare! 
Nel Presepe, Giuseppe è l'emblema della carità silenziosa, l'obbedienza fiduciosa. Fa, agisce prima di capire! il suo mestiere? "TUTTO FATTORE"! Capaci di riparare, accomodare, adattare, sistemare, rappezzare. Guardando a Lui siamo costretti a fare dei conti piuttosto impegnativi per noi perché difficile imparare l'arte di scomparire pur facendo tanto! La sua figura ci spinge a chiedere al Signore la grazia di scoprire la gioia del lavoro oscuro, senza spettatori, di sottoporci a frequenti e duri esercizi di nascondimento, di concederci l'attestato di "NON IMPORTANZA". 

La Madonna: Nel presepe, ha un atteggiamento contemplativo: meditare, serbare nel cuore. Avvolgere di silenzio il mistero, leggere gli avvenimenti alla luce della fede per poter aprirsi progressivamente alla Rivelazione e alla comprensione. Ci invita a frequentare le profondità, concentrarsi sull'essenziale, prendere le giuste misure delle cose. 
Maria CONTEMPLA il Bambino, contempla il Mistero! Contempla la Parola che ci fa carne.
Maria MOSTRA il Bambino ai convenuti! un mostrare che sin da quel momento è un offrire, un distaccarsi! non è accaparratrice. Il SUO figlio è per gli ALTRI: "Questo è il mio Figlio per voi". Affidiamo a Maria le nostre Parole sgangherate perché li inghiotta nell'abisso profondo del suo silenzio, perché le purifica col suo silenzio.

Il Bambino: messaggio semplice e chiaro: Dio che viene nel mondo con l'atteggiamento del mendicante. Non sfonda le porte, perché la porta va aperta dall'interno. L'amore non può essere costrizione ma deve accettare il rischio di venire rifiutato, respinto. Di fronte a una serie di porte sprangate, Dio se ne va a nascere FUORI per non recare fastidio a nessuno. 
Sorelle carissime, il nostro Natale sarà un BUON natale se la nostra povertà si aprirà all'inaudita occasione per accogliere il bambino. Lui non viene in visita ufficiale e quindi BREVE! No! intende rimanere: EMMANUELE
Vuole partecipare, condividere ... essere il Dio dei giorni feriali.
Giuseppe e Maria ci  aiutino  in questo ultimo tratto a sapere accogliere Dio che viene PER NOI.
Padre Modesto sacerdote camilliano

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