Festa della Beata Giuseppina Vannini. Omelia del padre Scalfino, religioso camilliano durante la prima Messa

"Ogni volta che avete fatto qualcosa ad uno di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me .... venite benedette dal Padre mio .... " vangelo proprio della liturgia della Beata (cf. Mt 25, 31-46)

   I nostri cuori di figlie e figli di San #Camillo esultano di gioia nella festa liturgica della Beata Giuseppina Vannini e ogni anno questa gioia si rinnova!

A imitazione del Cristo buon samaritano e seguendo le orme di San Camillo, la beata Giuseppina ha vissuto in pienezza la chiamata al servizio ... (ogni volta che avete fatto queste cose ....) significa fare e alla santità .... (venite dal padre mio) con amore di Madre.
   I Santi e i beati non sono altro che gli amici di Dio, i continuatori dell'opera di Gesù e mossi dall'azione dello Spirito, hanno creduto all'amore e saputo mettere in pratica il messaggio evangelico e leggere i segni dei loro tempi con spirito profetico!

   Dopo diversi anni che la Madre è stata proclamata Beata, quale messaggio trasmette giorno dopo giorno alle sue figlie? Questo interrogativo ce lo poniamo ogni anno, ed è giusto che sia così, perchè il suo messaggio continui a dare, giorno dopo giorno, i suoi frutti nella nostra vita spirituale; e ogni giorno ci dice, specialmente nella pratica del nostro carisma qualche cosa di nuovo.
Certamente Lei agisce nei vostri cuori e trasmette il suo messaggio attraverso il suo pensiero scritto, attraverso le sue virtù, attraverso la sua protezione. Anche con le sue Grazie.... Speriamo anche in un miracolo per la sua Canonizzazione! So che per questo pregate ogni giorno.

   Questa mattina, giorno della sua festa, ci vuole trasmettere uno dei suoi messaggi più belli: imitare le sue virtù e tale messaggio ci giunge a noi attraverso l'itinerario della causa di Beatificazione, attingiamo direttamente ad alcuni brani della "Positio".
   Voi sapete bene, che il sottoscritto, è un po' fissato sulle "positio" da San Camillo ai nostri Beati, perchè dalla Positio riusciamo a viveri quasi in tempo reale, le realtà che avvennero tanti anni fa.
   A questo proposito è interessantissimo il passo che ci racconta le ultime ore di vita della Vannini sentite, sembra di essere presente:
"Il giorno 21 il R.P. Andreoli dette alla cara malata il Santissimo Viatico e l'estrema unzione, alla presenza di alcune suore. Nei momenti liberi la nostra carissima Madre, non faceva che pregare insieme alle sue figlie. La notte del 21 la passò malissimo; il 22 fu visitata del Rev.mo Monsignore Schuller e dal Rev.mo Padre Generale. Nei giorni antecedenti, la visitarono i Consultori Padre Ferroni e Tenaglia ecc ...
   Meraviglioso questo stuolo di Superiori Camilliani che si alternavano al capezzale della Beata solo qualche ora prima della sua morte!

   Ritorniamo alla Positio: rileggendo con attenzione le 46 testimonianze contenute sulle virtù eroiche, raccogliamo preziose testimonianze per bocca di chi la conobbe e ci danno delle ottime indicazioni per scoprire le tappe che ha percorso la Beata Giuseppina vannini.
Ecco poche e brevi testimonianze:

   Suor Diomira Bon: che conobbe la fondatrice nella sua deposizione afferma: "Madre Giuseppina si studiava di compiere in tutto la volontà del Signore e raccomandava a nio suore di essere tutte del Signore" (summarium super causae introductione pg 33);  un altra sorella Suor Felicita Squillari, al momento della deposizione, portinaia della casa di Roma a Via dell'Acqua Bullicante afferma: "La Madre Giuseppina aveva una fede tanto  da prendere tutto dalle mani del Signore, anche i dolori avvertendo che Dio è nostro Padre e ci aiuta sicuramente. Era dedita alla preghiera e ci raccomandava di tenere sempre un atteggiamento raccolto ed il pensiero rivolto a Dio; ci voleva allegre, ma non dissipate e nelle ricreazioni ci parlava spesso di cose spirituali. Ci raccomandava di pregare senza libro  (la preghiera personale) a mani giunte, a testa alta e gli occhi fissi nel Tabernacolo (summarium super causae introductione pg 39).
Circa l'amore verso i sofferenti Suor Agnese Le Conte riferisce: "A noi suore raccomandava di vedere nei nostri malati la persona di Gesù sicché dovevamo servirli con pazienza e dolcezza, senza familiarità, raccomandava di sollevare i loro corpi, di accontentare i malati nei loro desideri e nello stesso tempo di santificare questi atti, offrendoli al Signore per la salvezza delle anime (summarium super causae introductione pg 20).

In questa ultima testimonianza è racchiusa completamente la Spiritualità Camilliana come viene letta nella Vita di San Camillo e del Beato Luigi Tezza - in verità tutto nasce da una fonte unica che è il Vangelo.

Ecco in sintesi, un piccolo ritratto della Beata Giuseppina, una donna che ha amato Dio intensamente e lo ha servito nei fratelli e sorelle sofferenti con l'amore di Madre. Ecco il segreto antico e sempre nuovo della santità.
Oggi è la Beata a ricordarcelo: Vivere la santità e viverla come misura alta del nostro essere consacrati nel delicato ma anche spiritualmente affascinante mondo della sofferenza. L'itinerario per camminare nella santità lo ricordano le sacre letture: Isaia sottolinea "vive la santità, chi sa accogliere, condividere, ospitare l'affamato, il misero, il malato, l'emarginato, il pellegrino....." (cf. Isaia 58,6-11)
L'apostolo Giovanni ci ricorda "saper dare la vita per i fratelli ad imitazione di Gesù...."(cf. 1 Gv3, 14-18)

   Celebrare la festa della fondatrice significa certamente imitarne le virtù accanto agli infermi con spirito evangelico e con tenerezza materna. Nella Beata Giuseppina tutti intravediamo un sicuro punto di riferimento nel progettare e vivere la nostra consacrazione.

   Carissime sorelle oggi la Comunità, unisce alla festa della Beata Giuseppina, anche la festa della Madre Zelia nel suo onomastico e compleanno. I nostri Santi vivono nel tempo della storia, nella presenza dei nostri Superiori.
Questo sempre oggi come ieri: Madre Giuseppina, Madre Serafina, Madre Laura e oggi Madre Zelia, in loro vediamo vivente la Madre Giuseppina Vannini.
Questo ha il significato di vitalità, di stabilità, di amore verso la Famiglia Camilliana "Figlie di San Camillo", a voi non resta che continuare il cammino intrapreso con gioia e serenità di spirito pensando che abbiamo un cammino da compiere ben preciso e che ci viene indicato direttamente dal Vangelo, dalla Chiesa e dalla congregazione attraverso i nostri Beai e i nostri Superiori maggiori posti dalla chiesa a garanzia della nostra fedeltà.
Auguri di santa perseveranza.
   I mezzi per perseverare li avete, siete circondate da sante persone e da santi esempi, che grazie al Signore non mancano, e poi la grazia del Signore vi confermi nei santi propositi.
Rinnoviamo i nostri auguri filiali a Madre Zelia, il Signore, i Santi Fondatori gli siano sempre accanto e La benedicano.
A tutta la Comunità, buona e santa festa. Amen.


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