Lettera ad una consorella figlia di San Camillo (3) Vangelo del giorno

Nella sua Misericordia...Per la Misericordia!

Terza lettera del giorno 10/02/2016  

Nel segreto!
Sorella carissima, 
Questa mia lettera ti arriva proprio nel giorno in cui la Chiesa dà inizio alla quaresima. Con una liturgia sobria, un po' austera, la Chiesa sceglie di ripartire dalle ceneri. Le ceneri! Uno strano modo di prepararsi alla festa per eccellenza. Un gesto un po' antipatico con il quale ci ricordiamo che fra cento anni, di noi, non ci sarà più nulla. C'è proprio da chiedersi se vale veramente la pena affannarsi cosi tanto intorno a cose che non servono. 
Per tanti anni, avevo sempre collocato questo rito in una cornice funebre. La formula "Ricordati che sei polvere, e in polvere tornerai" sembra essere un attentato alla dignità dell'uomo. Ma riflettendo più profondamente, si ci arriva a collocare questo rito in una dinamica di vita. Nella logica della fede, la liturgia delle ceneri diventa un attestato di grandezza. Chiama l'uomo a ricordarsi semplicemente del suo originario materiale di costruzione. Ma Dio stesso, non accettando la precarietà della sua creatura, non volendo che l'uomo sia soltanto cenere o polvere, a messo dentro di lui il suo soffio vivificatore. 

"L'uomo-polvere" diventa solo l'uomo che si oppone a Dio, volge le spalle e si condanna al nulla. È l'uomo che ha respinto il dinamismo dell'amore per incamminarsi lungo una traiettoria di dissoluzione e di morte. La liturgia delle ceneri ci dice che questo drammatico itinerario di allontanamento è reversibile: è possibile cambiare direzione e tornare alla sorgente. Delle ceneri sulla testa per ripartire dall'essenziale. Anche se il sacerdote segnandoci scandisce la formula meno traumatica "convertiti e credi al Vangelo", dobbiamo comunque confessare interiormente la nostra fragilità dicendo: Io sono niente, tu sei tutto Gesù. Io accetto di diventare terra e mi affido al Costruttore perché mi rifaccia da capo. Cosi il mio "nulla" viene investito dalla pienezza divina. Vedi sorella, le cenere ci ricorda la culla, non la tomba. Dalle ceneri scocca una scintilla di vita. 
20ma settimana si forma l'orecchio
Carissima, sei pronta per affrontare questi 40 giorni? Che cosa farai di questi 40 giorni? Molte persone approfittano per perdere peso, altri si fanno un elenco di fioretti o privazione da vivere. Tu che pensi di fare? immagino tante cose. Ma è meglio ispirarsi dal Vangelo odierno: tutto, e sempre, fine alla fine, NEL SEGRETO; ovverosia con il cuore, con convinzione, con verità e umiltà. Volere che Dio solo sappia il mio sforzo di tornare a lui, il mio desiderio profondo di riprende la mia dignità di creature a sua immagine. Questo basta. Papa Francesco ci chiede di viverla con tanta Misericordia. Ti consiglio e ti auguro allora una quaresima vissuta pienamente nel segreto ma nella misericordia e per la misericordia.
E come fioretto di misericordia, ti suggerisco l'ASCOLTO. 
Si sorella, il primo servizio che si deve alla sorella, è quello di ascoltarla. Chi non sa ascoltare la sorella, ben presto non saprà più ascoltare Dio. Anche di fronte a Dio, sarà sempre lei a parlare. Per questa quaresima, ASCOLTA! ascolta per capire l'altra, ascolta per aiutare, ascolta per amare, ascolta per perdonare, ascolta con misericordia e per la misericordia. Ricordandoti che "quanto più diamo all'io tanto meno daremo a Dio" (M.G. Vannini Lett. 22). 
Ascoltare l'altro è rinunciare a se stesso perché Dio vivi nell'altro.

Buon cammino nella sua Misericordia e per la Misericordia
Un confratello figlio di San Camillo.
Padre Modeste

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