Storia di una vocazione Sr. Isuruka, una chiamata da lontano

Mi chiamo Sr. Isuruka. Vengo dallo Sri Lanka, sono arrivata in Italia a Grottaferrata nel 2007, per iniziare la formazione e divenire religiosa Figlie di San Camillo.
Ho conosciuto le sorelle camilliane in Sri Lanka leggendo alcune loro notizie nel giornale della nostra diocesi.

Quando avevo 16 anni desideravo farmi suora, ma non capivo niente che cosa fosse la vita religiosa. Ho manifestato questa decisione ai miei genitori. Loro non mi hanno detto niente e mi hanno lasciato libera di scegliere...

Ecco Isuruka da novizia seduta a destra, nella casa dove è nato San Camillo a Bucchianico

«Nel chiamarvi Dio vi dice: “Tu sei importante per me, ti voglio bene, conto su di te”. Gesù, a ciascuno di noi, dice questo! Di là nasce la gioia! La gioia del momento in cui Gesù mi ha guardato. Capire e sentire questo è il segreto della nostra gioia. Sentirsi amati da Dio, sentire che per Lui noi siamo non numeri, ma persone; e sentire che è Lui che ci chiama».



...Una volta con i miei genitori siamo andati a conoscere le suore di una congregazione. Sono rimasta con loro circa tre mesi. Dopo sono ritornata a casa perché dovevo finire gli studi e anche perché quella congregazione non mi attraeva. Finita la scuola stavo a casa, nel frattempo sentivo che il Signore mi chiedeva qualcosa, ho pregato tanto perché mi indicasse la mia strada.

In questo periodo la mia mamma ha letto nel giornale un articolo di una congregazione nuova arrivata in Sri Lanka dedicata ai malati, si chiamava Figlie di San Camillo, e ho desiderato vedere queste suore; così siamo andati per conoscere. Quando le ho viste subito mi sono piaciute, per il loro carisma. Anche i miei genitori sono rimasti soddisfatti...

I genitori di Isuruka

«Papa Francesco ci chiama a fermare la nostra anima sul fotogramma di partenza: «La gioia del momento in cui Gesù mi ha guardato »ad evocare significati ed esigenze sottesi alla nostra vocazione: «È la risposta ad una chiamata e ad una chiamata di amore ». Stare con Cristo richiede condividerne la vita, le scelte, l’obbedienza di fede, la beatitudine dei poveri, la radicalità dell’amore»

Così sono entrata in questa congregazione in Sri Lanka come aspirante, ho vissuto con loro con tanta gioia circa un anno, imparando tante cose con i malati, anche studiando italiano.

Poi dopo un anno sono arrivata in Italia nel noviziato di Grottaferrata, ho fatto tutta la formazione e sono diventata Sposa di Gesù; questo tempo per me è stato il più bello della mia vita perché la mia fede è aumentata, ho conosciuto l'amore di Dio e l'amore del mio prossimo, così ha cambiato la mia vita donandola tutta a Gesù seguendo l'esempio di San Camillo, Padre Tezza e Madre Vannini. 

Domenica della Divina Misericordia 18/04/2013 Sr. Isuruka fa la sua Prima Professione



Oggi ringrazio Dio di tutti i suoi benefici in particolare per la mia vita e la mia vocazione camilliana perché sono felice in questa famiglia che lui mi ha dato. Siamo tante sorelle di diverse nazioni, e condividiamo le ricchezze di ogni cultura.
Adesso torno alla mia patria in Sri Lanka, queste esperienze che ho vissuto in questo tempo mi aiuteranno, perché possa donare al mio paese quello che ho ricevuto. La mia forza è il Signore e Lui mi guiderà ogni momento perché sono sua.

«Questo indicibile mistero che ci portiamo dentro e che partecipa all'ineffabile mistero di Dio, trova l’unica possibilità di interpretazione nella fede: «La fede è la risposta a una Parola che interpella personalmente, a un Tu che ci chiama per nome » e « in quanto risposta a una Parola che precede, sarà sempre un atto di memoria. Tuttavia questa memoria non fissa nel passato ma, essendo memoria di una promessa, diventa capace di aprire al futuro, di illuminare i passi lungo la via ». «La fede contiene proprio la memoria della storia di Dio con noi, la memoria dell’incontro con Dio che si muove per primo, che crea e salva, che ci trasforma; la fede è memoria della sua Parola che scalda il cuore, delle sue azioni di salvezza con cui ci dona vita, ci purifica, ci cura, ci nutre. […] Chi porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri ».Memoria di essere chiamati qui e ora.»

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