15 ottobre
La fedeltà all’ideale
camilliano (dal capitolo terzo)
Quarto voto: “servire gli
infermi anche con pericolo della vita”
Com'è noto, le Figlie di
San Camillo, oltre i voti comuni a tutte le religiose, emettono anche un quarto
voto. «Prima di ogni altra cosa siamo tenute a quel sublime ministero che
costituisce la ragione del nostro Istituto e che professiamo con voto:
l’esercizio delle opere di misericordia verso gli infermi negli Ospedali ed in
qualsiasi altro luogo, a rischio anche della vita » (C art. 33)
[…] Tutta la vita della
Madre Vannini fu un continuo atto d’amore verso Dio e verso il prossimo
infermo. Ai poveri dedicò tutte le energie sue e delle figlie, vedendo in loro
l’immagine stessa di Gesù, secondo lo spirito evangelico e l’insegnamento di S.
Camillo. Ella vide nei poveri dei veri figli di Dio. I panni laceri e i corpi
disfatti dalle malattie non impedirono al suo occhio illuminato dalla fede di
vedere in loro degli esseri per i quali Gesù Cristo aveva versato il Suo
Sangue. Con questa Istituzione Madre Vannini venne a collocarsi in prima fila,
tra coloro che combattono la grande battaglia della carità nel mondo dei
sofferenti.
[…] Nell'ultima estate
della sua vita – anno 1910 – per imboccare una malata paralizzata
completamente, con la testa cadente sul petto, e non dar fatica all'inferma che
stava seduta sopra una poltrona, l’imboccò in ginocchio. Se qualche consorella
le faceva osservare che come Superiora generale non era tenuta a questa
assistenza, ella rispondeva: « Sono anch’io Figlia di San Camillo ed ho diritto
di avere qualche momento a disposizione per esercitare il quarto voto» […] (Positio, Summ., p. 20)
Preghiamo:
O Dio Padre, la cui tenerezza e misericordia oltrepassa ogni misura, ascolta le nostre suppliche, per intercessione di Santa Giuseppina Vannini e concedi anche a noi di imitare i suoi eroici esempi di bontà, di fede e di carità misericordiosa.
Per Cristo nostro Signore.
Pater, Ave e Gloria.
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