Silenzio e Parola

La Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra nella solennità dell'Ascensione del Signore, la prossima domenica 20 maggio, fu stabilita nel 1963 dal Concilio Vaticano Ii, con il Decreto Inter Mirifica (n 18), e istituita da Paolo VI nel 1967.
In questo anno il Santo Padre propone il tema;  
Silenzio e parola: "due momenti della comunicazione che devono equilibrarsi, succedersi e integrarsi per ottenere un autentico dialogo e una profonda vicinanza tra le persone. Quando la parola e silenzio...si integrano reciprocamente, la comunicazione acquista valore e significato" (Benedetto XVI)
"Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa. Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più esigente, che chiamain causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che spesso rivela la misura e la natua dei legami... il silenzio diventa essenziale per discernere ciò che è importante da ciò che è inutile o accesorio"

"Il silenzio è prezioso per favorire il necessario discernimento tra i tanti stimoli e le tante risposte che riceviamo, proprio per riconoscere e focalizzare le domande veramente importanti"...

Domande fondamentali che stanno al cuore d'ogni uomo che devono esprimersi in uno spazio di confronto sereno e silenzioso che permetta a chi si interroga di "aprirsi a quel cammino di risposta che Dio ha iscritto nel cuore dell'uomo"

Si comprende l'importanza del silenzio, della preghiera e dell'ascolto soprattutto per gli operatori dell'evangelizzazione con i mezzi di comunicazione sociale.
Fra le diverse iniziative che si svolgeranno in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, assume particolare rilevanza la Settima edizione del "Festival della Comunicazione", che quest'anno si svolgerà a Caltanissetta dal 15 al 17 maggio.

Affidiamo a Maria, "il cui silenzio ascolta e fa fiorire la Parola", l'opera di evangelizzazione che la Chiesa compie tramite i mezzi di comunicazione sociale, perché sia feconda e profonda.

Presso liberamente da: La Vita in Cristo e nella Chiesa / Maggio 2012

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