Aspettando il Natale in famiglia

Il valore cristiano del presepe e dell'albero

A Natale oltre a scambiarci dei doni, dobbiamo esser pronti ad accogliere in noi il Figlio di Dio: dono per eccellenza del Padre all'umanità intera. La simbologia natalizia, sia con il presepe che con il tradizionale albero di origine nordica, ci offre un contributo di immagini ed ambientazioni in grado di accompagnarci nella preparazione interiore all'evento gioioso della nascita di Gesù.
Molto suggestiva è la Sacra Rappresentazione della Natività in Piazza San Pietro, dinanzi al obelisco vaticano, iniziativa lanciata per la prima volta nel 1982 durante il pontificato del beato Giovanni Paolo II, affiancata da un maestoso albero di Natale (questo anno donato dall'Ucraina. Si tratta di un abete rosso di 60 anni, alto oltre 30 metri, proveniente dalle foreste della provincia occidentale della Transcarpazia) L'albero fu innalzato il 5 dicembre scorso, accanto al presepe in allestimento.
Il presepe realizzato nelle nostre case, in forme anche molto creative, è essenzialmente la rievocazione del Mistero storico dell'Incarnazione del Verbo.
Aspettando il Natale in famiglia, dinanzi al presepe, si può puntare lo sguardo interiore a Betlemme, per vivere insieme con gioia, l'attesa di Gesù che viene.
L'albero di Natale inserito nel contesto religioso delle festività è segno di pace e speranza. L'abete sempreverde, inoltre, simbolicamente ci riconduce al Figlio dell'uomo. Gesù è l'autentico "Albero della vita" (Ap. 2,7).
Egli rafforza e rinsalda la comunione tra Dio e l'uomo infranta da Adamo ed Eva nell'Eden, per aver mangiato i frutto dell'albero proibito (Cfr. Gn, 3,6)
Foglio la Domenica 8 dicembre 2011 versione libera di Lucia Giallorenzo

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