Sesto Giorno

Ï Raggiungere la santità


Essere santi significa uniformarsi a Dio che è il Santo per eccellenza. È il cammino di questa vita che ci mette in condizione di volere e orientarci verso la santità. Sant’Agostino diceva: “Se questi e quelli sono diventati santi, perché no io?”

Il cammino di santità è un lavoro quotidiano: smussare i difetti, accrescere le virtù, imitare la vita dei Fondatori e di tutti i santi, persone che erano fatte di carne e ossa come noi.


Prima lettura:

La parola della Beata Madre:                              Roma, 10 novembre 1908

         Ritiro, silenzio e pace sono il gran mezzo per essere perfette. Chi sa guidar la propria lingua, preserva l’anima sua da molte cadute (riflettere prima di parlare, mentre si parla, dopo aver parlato). Far bene ogni azione. Non si può picchiare alla porta del cielo che con la croce (amare le croci e le umiliazioni giornaliere). L’occhio di Dio mi guarda (santo timor di Dio). No pensare né parlare mai male di nessuno. La fatica, il lavoro, le peggiori cose per me, i riguardo per le altre. Con la pratica continua di queste massime posso divenire una buona e santa Figlia di San Camillo.

Preghiera:
Padre nostro.
Ave Maria
Gloria.
Beata Madre Giuseppina Vannini, prega per noi.

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